L’emergenza sanitaria, la pandemia e le circostanze hanno spinto tantissime realtà ad affidarsi a un nuovo modo di lavorare: alcuni lo chiamano smartworking, altri preferiscono lavoro agile, ma in qualunque modo venga chiamato rappresenta una rivoluzione.
Durante l’incontro Smartworking oggi, gli strumenti disponibili, l’approccio aziendale e la sicurezza promosso dall’associazione Ipc e ItSolver con il patrocinio del Comune di Cavaion Veronese, Davide Masiero ha spiegato come il lavoro agile sia qualcosa di diverso dal semplice trasferimento della postazione lavorativa dall’ufficio a casa ma un cambiamento radicale e più profondo.
Gli strumenti per realizzare tutto questo esistono già, Zoom, Skype, Google Drive, Wetransfer sono solo i più famosi, ma ce ne sono molti altri e quando un’azienda si trova a dover decidere come implementare il smartworking è fondamentale che abbia sempre come obiettivo la sicurezza delle proprie risorse e dei dati gestiti, infatti molto spesso sono proprio le reti domestiche a rappresentare i punti deboli per la sicurezza di una rete aziendale.
Il lavoro in modalità smart è molto più flessibile e per questo si deve basare su un forte rapporto di fiducia tra datore di lavoro e dipendente. I vantaggi sono immediatamente visibili, primo fra tutti il risparmio di tempo e costi dovuto alla diminuzione degli spostamenti, ma anche le aziende possono risparmiare sulle spese legate alla presenza in sede dei dipendenti. Se poi è vero che da una parte diventa più reale il rischio di isolarsi dai colleghi, dall’altra, tanti lavoratori agili parlano di un netto miglioramento dell’equilibrio tra vita lavorativa e privata.
Nonostante l’adozione dello smartworking abbia visto un incremento esponenziale tra marzo e aprile di quest’anno, da una recente indagine è emerso che in Italia il 58% delle aziende porterà con sé questo nuovo modo di concepire l’attività lavorativa anche nel 2021, indice del fatto che lo smartworking per molte realtà rappresenta una risorsa fondamentale e non solamente una soluzione nell’immediato.
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